Se l'etichetta non è corretta......

In questo articolo vorremmo condividere l'importanza di una etichetta a norma di legge dell'olio extravergine.
Spesso si leggono annunci sui social di privati, in buona fede, che pubblicizzano il proprio olio con improbabili etichette, il più delle volte non a norma.
I privati che vendono l'olio in eccedenza rispetto al consumo familiare non possono farlo e tantomeno stampare delle etichette che sarebbero comunque illegali.
Se un privato vuole può "regalare" il proprio olio ad amici e parenti in recipienti anonimi.
A seguire, una volta che avete richiesto il certificato di attribuzione della Partita IVA (per gli agricoltori c'è un regime dedicato) occorre iscrivere la propria azienda al registro delle imprese nella apposita sezione.
Se pensate di avere ricavi annui inferiori ad € 7000 annui allora potete fruire di un regime speciale di esonero che vi consente di non dover tenere la contabilità e versare l IVA sulle vendite. Se verosimilmente non avete un locale per il confezionamento a norma l'olio che intendete pubblicare e vendere dovrete confezionarlo direttamente al frantoio e nell'etichetta dovrete inserire anche questa informazione.
L'olio da vendere al consumatore può essere confezionato in recipienti di qualsiasi formato ma mai superiore a 5 litri.
Tutte le informazioni di dettaglio sono contenute nel seguente documento, pubblicato sul sito del MIPAFOSA (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e della Sovranità Alimentare):
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13596